Contenuto del corso
LA FORMULAZIONE DELLA CALMA
Entriamo nel vivo del Training Autogeno con il primo esercizio
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L’ESERCIZIO DELLA PESANTEZZA
Il primo vero esercizio del Training Autogeno, prevede il rilasciamento muscolare.
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L’ESERCIZIO DEL CALORE
Impariamo a sperimentare la vasodilatazione
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L’ESERCIZIO DEL CUORE
Regolazione del battito cardiaco
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L’ESERCIZIO DEL RESPIRO
Impariamo a contemplare passivamente il ritmo del respiro
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L’ESERCIZIO DEL PLESSO SOLARE
Utile per normalizzare le funzioni degli organi contenuti nell'addome
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L’ESERCIZIO DELLA FRONTE FRESCA
L'ultimo degli esercizi somatici, è un "ponte" verso i vissuti del Training Autogeno Superiore.
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Privato: Training Autogeno di base

L’Esercizio del Plesso Solare

Il Plesso Solare è una sorta di “gomitolo”, un intreccio di ramificazioni nervose situato all’interno dell’addome.

Si tratta di nervi che si irradiano dal cosiddetto ganglio celiaco, un ganglio della catena simpatica che si trova nella parte superiore dell’addome, tra la colonna vertebrale e lo stomaco.

I nervi che muovono dal plesso solare irradiano tutti gli organi contenuti nell’addome, inviando stimoli sinergici con quelli del nervo vago.

Deve il suo nome, plesso solare, al fatto che, rappresentato schematicamente sui libri di anatomia, appare come un sole, come lo disegnano i bambini, con i raggi che si dipartono dal suo nucleo.

Il Plesso Solare è una compomente fondamentale del Sistema Nervoso Simpatico e regola le risposte “lotta o fuga” (ad esempio, aumento della frequenza cardiaca, dilatazione dei bronchi, inibizione della digestione).

Controlla organi come stomaco, intestino, fegato, pancreas e reni.

Il nervo vago è il decimo nervo cranico e rappresenta una componente principale del Sistema Nervoso Parasimpatico.

È coinvolto nel ripristino dello stato di calma (“riposo e digestione”), rallentando il battito cardiaco, promuovendo la digestione e favorendo uno stato di rilassamento.

Si connette agli stessi organi innervati dal plesso solare, come stomaco, intestino, fegato e pancreas.

Quando il sistema simpatico (plesso solare) si attiva per affrontare lo stress, il nervo vago modula successivamente la risposta, riportando il corpo a uno stato di calma.

Entrambi trasmettono segnali agli stessi organi, ma con effetti opposti (ad esempio, il plesso solare accelera il cuore, mentre il nervo vago lo rallenta).
Quando ci concentriamo passivamente sull’area del Plesso Solare, durante il Training Autogeno, inviamo un messaggio di calore e calma sia al plesso solare che al nervo vago.

Questo aiuta a:

✨ Rilassare gli organi addominali: La tensione nello stomaco e nell’intestino diminuisce.
✨ Calmare il sistema nervoso: Il nervo vago riduce l’attività del sistema “lotta o fuga” e favorisce lo stato di riposo e digestione.
✨ Portare equilibrio: Il corpo si rilassa profondamente e ritrova armonia tra mente e corpo.

È forse l’esercizio più difficile tra quelli del primo ciclo di base, detti anche somatici.

Si tratta, infatti, di prendere coscienza di una parte del nostro corpo con la quale non abbiamo alcuna consuetudine, è difficoltoso immaginarla, più ancora “sentirla”, come invece avviene per la mano, il braccio, ecc.

Prima di procedere all’esercizio è necessario localizzare il plesso solare.

Suggerisco di appoggiare il palmo aperto della mano sull’addome, posizionano la punta del mignolo sull’ombelico: sotto al palmo (ma assai in profondità, come si è detto, tra lo stomaco e la colonna) si situa il plesso solare.

Si tratta di un esercizio di calore, di vasodilatazione dunque, e consiste, per usare le parole di Schultz, nel:
“realizzare una sensazione di calore diffusa nella regione dell’addome” fino a raggiungere “un effetto generalizzato di sopore e di distensione.”
La vasodilatazione in questo caso interesserà i vasi che irradiano gli organi viscerali, e provocherà sensazioni di profondo benessere.

La vasodilatazione è vissuta in modo diverso dal “flusso vitale” dell’esercizio del calore.

Secondo quanto riferiscono coloro che la sperimentano, si tratta piuttosto di sentire una pulsazione “come se un altro cuore battesse nell’addome”, “qualcosa che si scioglie” che a livello emotivo può provocare sensazioni profonde di liberazione e di benessere.

In generale, la profondità del rilassamento aumenta notevolmente durante l’esercizio del plesso solare.

Con l’allenamento costante, tutti gli organi contenuti nell’addome tendono ad una normalizzazione delle funzioni.

Si può ben comprendere, pertanto, quali e quante possano essere le ricadute positive di questo esercizio, se ben realizzato.

Stomaco e intestino, infatti, sono molto frequentemente organi bersaglio delle somatizzazioni dello stress.

Spesso la gastrite o la colite sono conseguenze di eventi stressanti, reiterati nel tempo.

Basti pensare a frasi del dire comune come: “quella persona mi sta sullo stomaco”, “questo evento non lo digerisco”, “non mi va né su né giù”, che in qualche modo hanno a che vedere con il vissuto psicosomatico dell’apparato digestivo.

Il discorso si può estendere, con la giusta guida del terapeuta, anche per quel che attiene gli organi riproduttivi.

Si consideri ad esempio l’importanza di rilassare l’utero in caso di dismenorrea (dolori mestruali) o durante il travaglio del parto.

A questo proposito, sempre nell’ambito di un approccio guidato in ambito psicoterapeutico, con l’esercizio del plesso solare si può introdurre e personalizzare una terapia delle difficoltà sessuali su base ansiogena, sia nella donna che nell’uomo.

La formula consigliata è:

Plesso solare caldo

oppure:

Plesso solare irradia calore

Quest’ultima, sebbene più lunga, è preferibile perché richiama il vissuto dell’irradiazione.

Come ormai d’abitudine, ripeti sei volte l’ultimo esercizio, riducendo a tre volte la ripetizione dei precedenti.

La sequenza, dunque, è:

calmo/a, sereno/a, piacevolmente, rilassato/a
(oppure “calmo/a”)
mani pesanti
gambe pesanti
(oppure “pesante”)
mani calde
gambe calde
(oppure “caldo/a”)
cuore calmo e regolare
mi respira
plesso solare irradia calore
(oppure: plesso solare caldo)
ripresa

Sottolineo, infine, che data la complessità di questo esercizio, ne dovrai protrarre l’apprendimento per un periodo più lungo rispetto ai precedenti, almeno due settimane, meglio se più a lungo.

Non è il caso di scoraggiarsi se per molto tempo non ne percepirai i vissuti tipici. A volte ciò può avvenire in maniera apparentemente improvvisa dopo molto tempo.

Come già si è detto per gli esercizi precedenti, si procede ripetendo mentalmente la parola della formula durante l’espirazione e si rimane in “silenzio” mentale durante l’inspirazione.

Come sempre, non si deve forzare il ritmo del respiro, ma adeguarsi al suo naturale fluire.

Riassumendo

✔️ calmo/a, sereno/a, piacevolmente, rilassato/ (oppure “calmo/a”)
✔️ mani pesanti
✔️ gambe pesanti (oppure “pesante”)
✔️ mani calde
✔️ gambe calde (oppure “caldo/a”)
✔️ cuore calmo e regolare
✔️ mi respira
✔️ plesso solare irradia calore (oppure: plesso solare caldo)
✔️ Ripresa

 

 

 

In pratica l’esercizio si esegue così:

 

✨Trova un momento di tranquillità e decidi di dedicare alcuni istanti soltanto a te.

✨Spegni il telefono, metti la stanza in penombra.

✨Assumi una buona posizione. La posizione migliore è quella distesa sul letto, con le braccia e le gambe leggermente divaricate, i palmi delle mani appoggiati al letto, la testa sostenuta da un cuscino comodo.

✨Accertati di non avere tensioni soprattutto a livello cervicale e attendi qualche istante per lasciar cadere le tensioni;

✨Chiudi gli occhi.

✨Respira profondamente.

✨Immergiti nel tuo respiro lento e profondo

✨Poniti in un atteggiamento passivo e indifferente verso i pensieri che inevitabilmente irrompono in questo momento (devo fare una telefonata, domani al lavoro devo fare…, ecc., all’inizio è normale che sia così);

✨Metti tra parentesi i tuoi pensieri, le preoccupazioni, le cose da fare.
Puoi immaginare i tuoi pensieri come gocce di pioggia che scivolano lentamente sul vetro della tua finestra.

✨Se sei una persona immaginativa, lascia apparire agli occhi della mente un luogo rilassante (molto utile è il mare o lago, se ti piace);

✨Con gli occhi chiusi, prendi consapevolezza di quello che provi mentre i tuoi muscoli si rilassano, le tensioni si sciolgono, un piacevole rilassamento avvolge tutto il tuo corpo.

 

Ripeti mentalmente le parole della formula

 

Ripeti mentalmente la formula, una parola per ogni espirazione, (seguendo con le parole il respiro e non viceversa) per circa sei volte.

calmo/a, sereno/a, piacevolmente, rilassato/a

L’esercizio va eseguito tre volte al giorno per almeno una settimana, e comunque concorderemo assieme il momento per passare all’esercizio successivo.

 

Dopo l’esercizio esegui la Ripresa, così:

 

✨Muovi le dita delle mani come per suonare il pianoforte;

✨Ridai tono muscolare progressivamente alle mani, alle braccia, alle spalle, con movimenti via via sempre più decisi:

✨Muovi le dita dei piedi, poi in progressione, i piedi e le gambe, con movimenti sempre più decisi;

✨Stringi forte i pugni;

✨Fai dei respiri profondi;

✨Apri gli occhi.

🔔NOTA BENE L’esercizio va eseguito tre volte al giorno per almeno una settimana, e comunque concorderemo assieme il momento per passare all’esercizio successivo.