
Il protocollo: un’esperienza di scrittura instrospettiva
La scrittura rappresenta un formidabile strumento terapeutico e di autoconoscenza, come sanno bene gli psicoterapeuti che la utilizzano.
Il percorso che stiamo facendo può essere anche una occasione per praticare la scrittura introspettiva?
Sì, può esserlo, a patto che dedichiamo l’opportuno spazio alla stesura del protocollo, il diario di bordo dove annotare le sensazioni provate durante le esercitazioni del Training Autogeno, che può diventare anche tanto altro.
Possiamo discutere assieme il contenuto del diario, favorendo così il suo percorso di autoconoscenza e di conquista del benessere psicofisico.
Arricchito in tal modo, il protocollo assumerà due importanti funzioni.
Sarà un compagno di viaggio, utile non solo per imparare il Training, ma anche per scoprire quello che avviene al proprio interno mentre si progredisce nel percorso.
Sarà un canale aperto con me, che leggerò con attenzione i suoi progressi, ma anche le emozioni che si manifestano man mano che progredirà nell’esplorazione di sé, tipica del TA.
Ti invito pertanto a utilizzare il protocollo, descrivendo, oltre alle sensazioni fisiche provate durante gli esercizi anche ciò che la mente produce in termini di emozioni, ricordi, visualizzazioni spontanee.
È sorprendente osservare che tante persone vanno oltre la semplice annotazione “di servizio”, e desiderano esprimere i contenuti psichici emersi durante il Training.
Potremmo così dare vita a un dialogo specialissimo e assai intenso, un valore in più – uno dei molti – del Training Autogeno.
In quest’ottica, possiamo considerare il protocollo del TA un vero diario terapeutico, una esperienza di scrittura introspettiva, da cui emergono spesso – e del tutto spontaneamente – vissuti intensi che, partendo dal corpo, raggiungono il mondo interiore.
Nella lezione successiva troverai le istruzioni per compilare il protocollo.