Si tratta dell’ultima e più importante esperienza del TAS.

In questo caso non vengono richieste visualizzazioni, ma si tratta di un’esperienza che possiamo definire “meditativa”. L’allievo, in stato di contemplazione passiva, pone domande al suo inconscio e attende passivamente le risposte che sorgono spontanee dall’interno. Il contenuto di tali domande sarà di natura esistenziale e coinvolgerà le sue istanze più profonde. Non si sottolineerà mai abbastanza che il percorso del TAS richiede la presenza di uno psicoterapeuta.

Molto spesso con questa esperienza si conclude anche la psicoterapia autogena e da essa emergono contenuti che attengono a tutto il lavoro terapeutico svolto e lo completano.